Posts From March, 2020

Open Innovation Club

La prima riunione in presenza dopo due anni di sosta per la pandemia
Open Innovation Club

Si è tenuta presso l’Innovation Hub di Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane di Roma la prima riunione in presenza, dopo due anni di sosta per la pandemia, dell’Open Innovation Club: il chapter, riservato a soggetti di classe Corporate nell’associazione Roma Startup e coordinato dal membro del consiglio direttivo ing. Luca Ruggeri, raggruppa periodicamente i responsabili dei team di innovazione delle maggiori aziende Italiane e delle big tech operanti in Italia per confronti a porte chiuse e con accordo di riservatezza. Nell’Open Innovation Club si condividono esperienze positive e negative, metodologie adottate, problematiche ed obiettivi comuni, facilitando collaborazioni in un clima colloquiale.

I membri attuali dell’Open Innovation Club oltre all'ospite di questo incontro Gruppo FSI sono (in ordine alfabetico): Acea, Cisco, Enel Startup, Eni, Fondazione E. Amaldi, Google, Net Insurance, RDS Radio Dimensione Suono, Terna SpA, TIM WCAP, a cui si sono uniti come osservatori in questo appuntamento rappresentanti di Atlantia, AVIO, Linkem, Sogei.

“Siamo lieti di far ripartire i momenti di incontro del chapter”, spiega Gianmarco Carnovale, Presidente di Roma Startup “questi meeting sono delle importanti occasioni di arricchimento culturale tra soggetti che, confrontandosi sotto la condizione di riservatezza 'Chatham House Rule', sono in grado di accelerare il percorso di adozione delle migliori pratiche apprendendole direttamente dai loro colleghi, migliorando la propria efficacia nel perseguire gli scopi aziendali e contemporaneamente incrementando l’impatto positivo che possono avere sull’ecosistema nazionale".

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Istituzioni Europee : come aumentare il sostegno alle startup in risposta alla crisi del Coronavirus

24-03-2020 - COMUNICATO STAMPA

Istituzioni Europee : come aumentare il sostegno alle startup in risposta alla crisi del Coronavirus

Esortiamo le istituzioni europee a prendere in considerazione le esigenze specifiche delle startup (vedi appendice) che non si concentrano solamente sul finanziamento bancario. Le startup sostenute dal venture business e basate sulla ricerca e la sperimentazione innovativa sono spesso e per definizione imprese in perdita fino a raggiungere il loro obiettivo di trasformazione di un mercato, che può rappresentare anche un periodo molto lungo.

Le startup in fase iniziale (definite Early Stage, cioè - nella grammatica dell'ecosistema startup - che stiano attraversando le tre fasi di finanziamento denominate "pre-seed”, "seed" e "Series A") con i molti intrinseci rischi di insuccesso sono soggetti particolarmente a rischio. Questo perché molte di loro non dispongono ancora di entrate, non beneficiano di misure di sostegno fiscale e dipendono da nuovi round di finanziamento che potrebbero essere posticipati. Le soluzioni europee previste per le PMI devono quindi essere calibrate per le startup.

Scarica il comunicato stampa integrale:

https://www.dropbox.com/s/luthj5tp5m2qise/UE-Startup-Covid-mar2020.pdf?dl=0

Roma Startup dà benvenuto ai nuovi membri, con cui l’associazione si rafforza e accelera nello sviluppo dell’ecosistema startup della Capitale con l’obiettivo di consolidare il proprio ruolo nel venture business su scala nazionale e farne una Startup City

COMUNICATO STAMPA

[ROMA] 2 marzo 2020 - Il Consiglio Direttivo di Roma Startup, l’organizzazione no-profit che raggruppa gli operatori che compongono la filiera del venture business - detta anche ecosistema delle startup - attivi a Roma e nei territori economicamente connessi, ha approvato le nuove richieste di adesione dei soci ordinari che si aggiungono agli esistenti.

Nata nel 2012 da otto soci fondatori l’associazione, grazie al suo lavoro costante di presidio legislativo ed interfacciamento collaborativo con Comune di Roma, Regione Lazio, Governo e Parlamento Nazionale e con la Commissione Europea, nonché in raccordo e coordinamento con le altre associazioni di settore nazionali e internazionali, e perseguendo la sua costante opera di diffusione di cultura dell’economia dell’innovazione e del venture business per qualificare e connettere tra loro differenti operatori affinchè collaborino virtuosamente, è cresciuta fino a raggruppare sessanta tra Università, Incubatori, Acceleratori, centri di formazione, altre associazioni e consorzi, varie categorie di investitori, professionisti e advisor nonchè grandi aziende attive nel sostenere la nascita e crescita di nuove imprese ad alto potenziale.

A questi sessanta, che costituiscono il maggiore raggruppamento territoriale che opera in Italia, in avvio di 2020 si aggiungono quindi otto nuovi soci, la cui adesione è stata accordata dal Consiglio Direttivo: Acea Innovation srl, la NewCo di Acea Spa interamente dedicata al mondo dell’innovazione all’interno del Gruppo Acea; YOURgroup, leader nazionale nel fractional management; Aetos Partners, realtà formata da advisor esperti nella finanza per le imprese e startup scalabili; Officine Farneto, hub di coworking e spazio di eventi collocato all’interno della Riserva di Monte Mario; aderiscono inoltre la Fondazione E. Amaldi e The Smart City Association Italy, che rafforzano le connessioni di Roma Startup con il mondo della ricerca e con le pubbliche amministrazioni; come soci individuali entrano gli advisor Simonetta Cavalieri, presidio storico per la Social Innovation in Italia, e Gianpaolo De Biase, imprenditore seriale di lunga esperienza all’estero e rientrato ad operare in Italia e contribuire alla maturazione dell’ecosistema.

“Siamo lieti di dare il benvenuto a tanti nuovi membri che arricchiscono l’ecosistema, allargando ulteriormente una rete di soggetti differenti intorno al modello di filiera metropolitana che stiamo perseguendo, basato sull’adozione comune di metodologie, grammatica, schemi di collaborazione che si sono già da anni inserite con successo nelle grandi capitali globali - dichiara Gianmarco Carnovale, Presidente di Roma Startup – “Il percorso di Roma come Startup City nell’accogliere e far propria una solida economia dell’innovazione quale è il cosiddetto venture business è evidente e in corso, spinto dalla nostra associazione che è nata proprio per aiutare gli stakeholder privati a tenere la rotta verso questo obiettivo sfidante che ci siamo posti in coordinamento con le istituzioni. L’adesione dei nuovi associati, che a loro volta operano con molte delle centinaia di startup tecnologiche basate nella Capitale, ci da ancora maggior forza nel rendere possibile l’idea di fare della città un grande polo di attrazione e sviluppo per l’imprenditoria innovativa nel paese e per il bacino Mediterraneo”.